Contatore Gas: le risposte a tutte le domande

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Sommario: Il contatore gas è un macchinario fondamentale per attivare le utenze di casa e per la fatturazione dei consumi precisa e su misura. Negli ultimi anni anche questi modelli di dispositivi sono stati sostituiti progressivamente da prodotti di ultima generazione, digitali e gestibili da remoto, esattamente come per l’energia elettrica.

Sapere come funziona il contatore del gas e quali sono le sue funzionalità principali è un’ottima idea per chiarire meglio quanto consumi e monitorare con più facilità le forniture di casa. In aggiunta a questo, approfondire l’argomento ti permette di orientarti in modo più responsabile e consapevole all’interno del mercato del gas.

Le informazioni da conoscere sul contatore gas sono moltissime, ad esempio cos’è e come funziona, come leggere il macchinario, cosa fare in caso di guasti, quali sono i principali modelli sul mercato e in cosa consiste la cessazione amministrativa del contatore. In più, può essere utile sapere come richiedere l’allaccio, fare l’autolettura o ancora dove si trovano codice PDR e codice matricola.

Ecco perciò una guida completa sull’argomento, che consente di capire meglio il funzionamento dei contatori del gas e il loro ruolo nella vita di tutti giorni.

Contatore Gas: che cos’è e come funziona?

In primo luogo, il contatore del gas è un dispositivo che serve per misurare la quantità di gas utilizzata e consumata da un cliente, che sia di tipo business o domestico/privato.

Come per i dispositivi dedicati all’energia elettrica, in questi anni anche quelli per il gas metano sono stati sostituiti gradualmente, in modo da mettere a disposizione solo modelli elettronici, smart e tecnologici, che rendono più semplice la piombatura e le altre procedure con il fornitore.

Di solito,

il contatore del gas si trova all’esterno dell’abitazione o dell’immobile. Il motivo è semplice: in questo modo il distributore locale può intervenire facilmente e rapidamente in caso di emergenze, senza dover aspettare di poter entrare in casa. Per questa ragione, il macchinario è spesso situato in giardino, così come nei reparti delle cantine o dei garage (soprattutto per quanto riguarda i condomini).

Il proprietario del contatore gas è il distributore locale, però per inoltrare le richieste di attivazione, cambio contatore o molto altro devi rivolgerti al fornitore. Quest’ultimo svolge spesso il ruolo di intermediario tra il cliente finale e il distributore locale.

Come leggere il contatore del gas?

Saper leggere il contatore gas ti permette di essere più consapevole dei tuoi consumi, nonché di ridurre gli sprechi e capire dove recuperare dati informazioni che potrebbero esserti richieste dal fornitore o dal distributore locale in alcune casistiche (come la posa di un sub contatore). Con i nuovi modelli elettronici leggere il contatore è molto semplice, ma è necessario avere presente alcune componenti del macchinario per farlo correttamente.

In primis, i nuovi modelli rispetto a quelli meccanici hanno un display molto utile e pratico per avere accesso alle informazioni desiderate. Tra questi c’è senza dubbio il volume del gas consumato, che viene espresso in metri cubi o m3. Grazie a questo schermo puoi leggere in totale autonomia i dati che cerchi e comunicarli al fornitore.

Un altro elemento

del contatore gas è la spia vicino al display, che solitamente indica la presenza o il passaggio del gas nel tubo. Questa può essere di colore rosso o verde, a seconda del modello di contatore che è stato installato. Questa segnalazione è utile per capire quando è presente il gas e anche quando lo si sta consumando. In caso di mancanza di gas potrebbe esserci un malfunzionamento o un guasto.

Guasti al contatore: cosa fare e chi contattare?

Nel caso in cui dovessi renderti conto di un guasto al contatore gas o di una fuga di gas il consiglio è quello di contattare immediatamente il distributore locale. Infatti, è quest’ultimo l’operatore addetto alla manutenzione e alla gestione della rete di distribuzione, così come dei contatori.

Al contrario, il fornitore è l’azienda con cui stipuli il contratto per la fornitura gas di casa. Puoi contattare il servizio clienti del gestore per informazioni commerciali, errori di fatturazione e altre necessità legate alle tue utenze, ma non per le emergenze.

Puoi scoprire chi è il distributore locale della tua zona all’interno della bolletta. In prima o seconda pagina sono inseriti alcuni dati fondamentali, tra cui chi è il distributore nel tuo Comune e quali sono i contatti del Pronto Intervento. Ricorda che il distributore locale non può essere scelto o modificato dal cliente finale, bensì viene assegnato territorialmente e di conseguenza non può essere cambiato.

Nel caso in cui non ci sia una fuga di gas o un’emergenza impellente, ma semplicemente ti rendi conto che i consumi fatturati non corrispondono a quelli effettivi contatta il fornitore. Infatti, è vero che gli errori di fatturazione possono essere sinonimo di un malfunzionamento del contatore gas nuovo, però è una buona idea verificare questo aspetto con il provider.

Tutti i principali modelli di contatore del gas

Oggi sono molti i modelli e i marchi di contatore gas che vengono installati nelle case dei consumatori. Tuttavia, la differenza più grande tra i diversi apparecchi riguarda il loro meccanismo. Infatti, oggi sempre più utenze domestiche hanno il modello elettronico, che consente di gestire con più facilità le utenze e di avere molte più informazioni sulle forniture di casa grazie al pratico display.

Il funzionamento di

tutti i dispositivi è piuttosto semplice, ma la distinzione più grande è data proprio da questo schermo digitale che consente di svolgere la lettura più facilmente e di reperire molti dati. In ogni caso gli apparecchi dispongono di due camere con uno specifico volume, all’interno delle quali passa il gas così da riempirle e svuotarle.

Nel vecchio modello di contatore la misurazione si basa su un manovellismo e un totalizzatore con i numeri, mentre in quello nuovo è presente una elettro-valvola, che spesso è gestibile anche a distanza.

Dopo aver fatto il cambio contatore gas puoi premere il pulsante vicino al display e leggere tutti i dati che ti interessano, ad esempio:

  • I consumi del gas;
  • Il codice PDR;
  • Lo stato della valvola;
  • La portata massima;
  • Eventuali segnalazioni e problematiche;
  • La data di chiusura del periodo passato.

Per capire se il contatore funziona correttamente puoi affidarti alle informazioni fornite dal display digitale. In alternativa, in caso di problematiche, puoi richiedere la verifica da parte del distributore locale al tuo fornitore.

Però, in questa circostanza se non dovessero esserci malfunzionamenti potresti dover pagare l’uscita di un tecnico. Perciò il consiglio è quello di scaricare il foglio di istruzioni del contatore gas e verificare con attenzione i diversi casi di malfunzionamento, prima di contattare il gestore.

Cessazione amministrativa del contatore: come si fa?

La cessazione amministrativa del contatore gas è una specifica procedura che può adottare il fornitore nel caso di clienti morosi.

Nello specifico si basa sulla chiusura di un contratto e sulla sua cancellazione, che comporta anche un’interruzione delle forniture di casa. Questo procedimento può essere richiesto dal fornitore nei confronti di un cliente moroso, a fronte dei continui solleciti di pagamento e della sospensione della fornitura (in merito all’argomento potrebbe interessarti sapere di più su quanto costa la chiusura del contatore).

Le condizioni

della cessazione amministrativa del contatore gas sono inserite nell’art. 16 della Delibera del 29 luglio 2004. In particolare, al suo interno si prevede questa procedura quando un nuovo cliente si trasferisce in un immobile con contatore sospeso per morosità, quindi è necessario chiudere il precedente contratto per morosità al fine di non accollarsi il debito del precedente intestatario.

Dopo la cessazione amministrativa del contratto il nuovo cliente può riattivare le utenze e sottoscrivere un’offerta adatta alla potenza del contatore secondo le proprie esigenze.

Il consumatore non può presentare la richiesta di cessazione amministrativa del contatore gas, tuttavia può richiedere un sollecito al fornitore. Però, è poi il tecnico del distributore locale ad avere accesso diretto al contatore del gas e a rimuovere fisicamente eventuali sigilli. Un’altra condizione fondamentale per la cessazione del contratto e l’assenza di vincoli di parentela tra il nuovo inquilino e il precedente intestatario moroso.

In generale, dopo la disattivazione del contatore e la cessazione amministrativa del contratto è possibile richiedere il subentro, cioè la pratica di riattivazione del macchinario a seguito di una disdetta. Le tempistiche del subentro sono di 7 giorni lavorativi per la luce e di massimo 12 giorni lavorativi per il gas. Questo è un aspetto importante da considerare, soprattutto in base alla data di trasloco. Cioè per svolgere tutte le operazioni e ottenere le utenze di casa prima di trasferirsi.

Allaccio del gas e installazione del contatore del gas: come si fa?

L’allaccio gas indica una procedura che consiste nell’istallazione e nell’allaccio di un nuovo contatore alla rete di distribuzione. In generale, l’allacciamento del contatore luce o gas viene richiesto in occasione di nuove costruzioni oppure nelle ristrutturazioni massicce, dove la mole di lavori ha richiesto la disinstallazione del contatore. Quindi l’allaccio puoi richiederlo quando non è presente un contatore o non è stato mai allacciato alla rete nazionale di distribuzione.

A differenza di altre procedure, come il subentro o la voltura, l’allaccio è un po’ più complesso e richiede diversi passaggi, che possono influenzare il costo e le tempistiche entro cui ottenere l’attivazione delle utenze. Tra questi step ci sono:

  1. Contattare il distributore locale o il fornitore per inviare la richiesta;
  2. Fornire i dati necessari e definire una data per il sopralluogo;
  3. Sopralluogo da parte di un tecnico del distributore locale che serve per proporre un preventivo più dettagliato di costi e tempistiche;
  4. Accettazione del preventivo da parte del consumatore;
  5. Inizio dei lavori di installazione di allacciamento del contatore gas.

Nel caso dell’allaccio gas, la fase del sopralluogo è particolarmente importante. Infatti, il tecnico oltre a considerare il tipo di lavori da eseguire e formulare un preventivo dettagliato di costi e tempi, verifica anche che l’impianto sia a norma per poter procedere con le lavorazioni.

All’interno del preventivo trovi i tempi e i costi previsti per l’allaccio del gas. I primi dipendono soprattutto dalla tipologia di interventi previsti per l’allacciamento, infatti solitamente occorrono 10 giorni lavorativi per i lavori semplici e fino a 60 giorni lavorativi per i lavori più complessi. Allo stesso modo anche i costi a carico del cliente possono cambiare in base a diversi aspetti. Ecco sintetizzati in tabella i principali.

VOCE DI COSTO PREZZO ALLACCIO
Accertamento della documentazione Da 47,00€ a 70,00€ + IVA
Costo di attivazione Da 30,00€ a 45,00€ + IVA
Spese amministrative 23,00€ + IVA
Totale Da 150,00€ a 950,00€ +IVA

Per quanto riguarda l’allaccio del contatore è fondamentale anche considerare che inviare la richiesta al fornitore o al distributore locale significa avviare due procedure diverse:

  1. Se invii la richiesta al distributore locale, l’azienda si occupa semplicemente di installare e allacciare alla rete di distribuzione il macchinario, ma non di attivare le forniture di casa, in quanto il distributore locale non può proporre contratti di commercializzazione luce e gas ai clienti. Perciò in un secondo momento dovrei comunque contattare il fornitore per procedere con la prima attivazione del dispositivo;
  2. Se contatti il fornitore invece si occuperà di fare da intermediario tra te e il distributore locale, in più, ti permette di sottoscrivere un contratto di fornitura e di attivare le utenze gas alla fine dei lavori senza altre procedure.

Come fare l’autolettura del contatore del gas?

L’autolettura del contatore gas è quella procedura che ti permette di inviare al fornitore che hai scelto i dati sulle tue forniture e sui tuoi consumi. Perciò grazie a questo procedimento semplice e veloce ottieni le bollette del gas allineate ai tuoi consumi reali ed eviti di subire conguagli o stime di prezzo che potrebbero risultare superiori rispetto a quanto utilizzi.

Alcuni aspetti legati all’autolettura del contatore del gas possono cambiare a seconda del modello che ti hanno installato a casa. Sicuramente un elemento comune a tutti è che al fornitore del gas devi comunicare solo le cifre prima della virgola, escludendo quindi i decimali.

In aggiunta a questo,

un’altra caratteristica che hanno in comune i diversi modelli elettronici è che per ridurre il consumo di energia solitamente i display risultano spenti. Quindi per avere le informazioni di cui hai bisogno per inviare la lettura al fornitore dovrai premere un pulsante che si trova vicino allo schermo digitale. In questo modo premendolo più volte puoi visualizzare differenti informazioni.

In alcuni modelli sono presenti più tasti sul contatore gas elettronico. In questo caso il consiglio è quello di verificare quale sia quello corretto da schiacciare per visualizzare il menù e analizzare i consumi. Per riconoscere la voce dedicata alla lettura è sufficiente considerare il valore espresso in metri cubi (cioè m3).

Le modalità di invio dell’autolettura possono cambiare a seconda del gestore con cui hai sottoscritto la promozione. Anche in questo caso il suggerimento è quello di verificare quali siano i canali di contatto del servizio clienti dedicati alla lettura del contatore gas e scegliere l’opzione più adatta a te con cui trasmettere i dati dei consumi.

Ricorda che il display di un contatore elettronico si spegne automaticamente, quindi riporta le informazioni di cui hai bisogno su un foglio oppure sullo smartphone. Se dovesse spegnersi mentre stai scrivendo devi semplicemente schiacciare nuovamente il pulsante che hai utilizzato in precedenza.

Codice PDR e matricola: come trovarli sul contatore?

Come anticipato, ci sono moltissime informazioni sul contatore gas, in particolare su quello elettronico che tutti i distributori locali stanno sostituendo a livello nazionale. Invece, i dispositivi tradizionali e meccanici potrebbero non presentare alcuni dati.

Tra i più rilevanti c’è sicuramente il codice PDR, cioè una stringa di 14 cifre che serve a identificare il Punto di Riconsegna. Dunque, si tratta di un codice univoco che corrisponde alla posizione geografica e fisica del contatore. Infatti, anche se dovessi cambiare fornitore o modificare l’offerta sottoscritta questo codice non cambierebbe. Generalmente il PDR è composto da:

  • 4 cifre che corrispondono al distributore locale, cioè un codice esercente;
  • 10 cifre che identificano l’utente in modo univoco.

Conoscere il codice PDR è sempre molto utile in quanto si tratta di una delle informazioni più richieste dai fornitori per operazioni come il subentro o la voltura, ma anche per identificare le tue forniture e rispondere in modo più dettagliato alle tue richieste o domande. Ad esempio, rivolgendoti al numero verde potrebbe esserti richiesto questo dato per permettere all’operatore di avere davanti a sé le informazioni sulle tue forniture.

Invece, il codice matricola consiste nel codice univoco del contatore gas. Infatti, identifica fisicamente l’apparecchio che è stato installato a casa tua. Di conseguenza, se dovessi cambiare fornitura tramite un nuovo operatore o una nuova promozione, questo codice non varierebbe perché è specifico del macchinario.

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Info

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Aggiornato su 5 Lug, 2024

Arianna Lampitiello