A chi conviene intestare un contratto d’affitto?

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Sommario: L’affitto è una delle migliori soluzioni per studenti o lavoratori fuori sede, in particolare se il contratto è cointestato. Ma quali sono i dettagli da sapere a riguardo?

Scopriamo in questo articolo a chi conviene intestare un contratto d’affitto, seguendo questi punti:

  • A chi conviene intestare un contratto di affitto? Guida e casistiche
  • Consigli e linee guida per un affitto cointestato
  • Intestazione utenze senza contratto affitto
  • Come cambiare intestatario contratto affitto
  • Voltura: Come Cambiare intestatario utenze luce gas

A chi conviene intestare un contratto di affitto? Guida e casistiche

Uno dei modelli di contratto d’affitto più vantaggiosi è quello cointestato, cioè che interessa più persone (quindi ha più intestatari).

In generale questo tipo di accordo conviene a chi desidera:

  • Condividere un immobile
  • Dividere le spese previste
  • Condividere gli obblighi derivanti dalla stipulazione del contratto
  • Ottenere dei benefici fiscali

Ecco alcune casistiche comuni delle persone a cui conviene intestare un contratto d'affitto

  • Condivisione di una casa con il proprio partner, si parla cioè di una classica coppia convivente
  • Divisione delle spese tra studenti universitari
  • Convivenza tra più inquilini o famiglie allargate

Scopri tutto quello che c’è da sapere sul mondo delle utenze! A tal proposito puoi consultare le nostre guide complete dedicate alla bolletta gas e luce e come leggerle, oppure al codice POD e PDR del contatore!

Affitto cointestato

Prima di stipulare un contratto di affitto cointestato è fondamentale conoscere ogni aspetto, dagli obblighi previsti, alla gestione stessa dell’immobile. Anche perché si ha a che fare con un gruppo di persone e spesso possono crearsi problemi e incomprensioni.

In breve possiamo affermare che è importante:

  • Leggere bene il contratto
  • Stabilire le responsabilità
  • Suddividere le spese in modo equo
  • Essere puntuale nei pagamenti
  • Gestire correttamente gli spazi e le esigenze personali degli inquilini
  • Tenere un comportamento adeguato e risolvere problemi in modo pacato e civile

Vediamo nel prossimo paragrafo per chi è consigliabile la cointestazione, come retrarsi da un contratto e i benefici fiscali previsti.

Per chi è consigliabile la cointestazione?

Come abbiamo anticipato precedentemente, la cointestazione è consigliata soprattutto per:

  • Gruppi di persone(per esempio amici) che vogliono convivere e dividere spese o avere determinati benefici fiscali
  • Tutte le situazioni in cui vi è un frequente cambio di coinquilini
  • Studenti universitari
  • Lavoratori fuori sede
  • Coppie conviventi
  • Famiglie allargate

Retrattarsi da un contratto cointestato: come fare?

Ogni coinquilino ha la possibilità di recedere dal contratto cointestato stipulato, così come accade per le altre modalità di affitto. La differenza sostanziale è che in questo caso si tratta di un diritto concesso ad ogni membro in modo disgiunto dagli altri.

Avviene nella pratica un recesso parziale, visto che il contratto rimane valido per quelli che restano (a meno di diverse indicazioni sul contratto).

Per comunicare il recesso basta fare una comunicazione per iscritto al locatore con un certo preavviso, bisogna sapere nel dettaglio che:

  1. La comunicazione può essere fatta con raccomandata al proprietario locatore (può andare bene anche una PEC se prevista)
  2. Ci sono da rispettare i termini previsti dal contratto (in genere 3 mesi prima)
  3. I vari coinquilini devono farsi carico dei versamenti del canone e altri obblighi previsti
  4. Fare questa richiesta è un proprio diritto previsto e non serve autorizzazione o consenso di altri coinquilini o locatore.

Il proprietario locatole ricevuta la comunicazione di recesso parziale, modifica la registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate.

Benefici fiscali dell’affitto cointestato

Oltre al poter condividere spese e obblighi, il contratto cointestato permette di avere dei benefici fiscali. Queste sono le detrazioni previste a seconda delle casistiche:

  • Inquilini di alloggi come abitazione principale
  • Inquilini di alloggi come abitazione principale con contratti di regime convenzionale.
  • Contratto tra giovani di età tra i 20 e 31 anni non compiuti per abitazione destinata ad essere la propria residenza.
  • Lavoratori dipendenti che devono trasferire la residenza per motivi di lavoro
  • Studenti universitari fuori sede.

Ricorda

Le detrazioni non sono cumulabili, questo vuol dire che il contribuente dovrà scegliere quella più favorevole a seconda del proprio caso.

Intestazione utenze senza contratto affitto

Per quanto riguarda l’intestazione delle utenze, devi sapere che è possibile farla senza contratto di affitto. Difatti l’unica cosa necessaria per dare il via alla procedura è l’autocertificazione che attesta che il cliente ha la proprietà, permesso o legittima detenzione dell’immobile della fornitura. Di fatto è sufficiente la preliminare di locazione, l’importante è che il contratto sia già in corso di registrazione (anche se il contratto di affitto registrato non c’è bisogno che venga inviato al fornitore).

Puoi anche consultare altri articoli del nostro portale dedicati ad argomenti altrettanto importanti come il cambio intestazione delle bollette o anche la comunicazione dell’autolettura del contatore gas.

Cambiare intestatario contratto affitto

La procedura di cambio intestatario di un contratto di affitto prende il nome di cessione o subentro. I queste operazioni si prevede la sostituzione del proprietario o inquilino con un nuovo soggetto. Ma quali sono le differenze? Vediamo tutto nel dettaglio:

Cessione

Quando è un passaggio volontario da parte del locatore o conduttore ad un altro soggetto. Esempio un inquilino cede il contratto ad un altro inquilino, tipo nel caso degli studenti.

Subentro

Quando il cambio intestatario avviene per motivi terzi non dipendenti dalla volontà delle parti interessate. Esempio vendita dell’immobile, decesso di una delle parti.

Per fare il cambio bisogna:

  1. Andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate
  2. Compilare il modello RLI direttamente online nella sezione dedicata
  3. Presentare il modello RLI all’Agenzia delle Entrate

Bisogna dire che la modifica del contratto, come il cambio intestatario, prevede la comunicazione all’Agenzia delle Entrate e il pagamento di un’imposta di registro fissa intorno ai 67 €.

 Cambiare intestatario utenze luce gas

La voltura per le utenze luce e gas è una delle operazioni più comune e semplici svolte dal distributore competente di zona. Questo tipo di intervento è necessario quando ci si trasferisce in una nuova casa e il contatore presente è già attivo. In pratica l’utenza e le bollette sono ancora intestate al vecchio coinquilino ed è necessario richiedere la voltura per procedere al cambio nome in modo corretto.

Puoi approfondire questa procedura attraverso le nostre guide sulla voltura luce e gas e quella che prevede anche il cambio fornitore. Inoltre vi è anche la particolare voltura per decesso, abbiamo in questo caso scritto due articoli differenti dedicati all’iter burocratico previsto per Eni Plenitude e Enel Energia.

Vai al sito ufficiale dell’Autorità ARERA per ottenere maggiori informazioni sulle utenze luce e gas tra articoli, novità, normative e dati importanti sul settore. La pagina principale la trovi qui.

Ti aiutamo a risparmiare sulla tua bolletta luce e gas ed attivare le tue utenze ad un tempo record!

02 82 94 49 64

Info

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Aggiornato su 5 Lug, 2024

Daniele Tarantino

SEO Expert

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