Cos’è il contatore trifase e quando conviene rispetto al monofase?

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Sommario: Per imprenditori e grandi imprese il sistema di un contatore trifase non è sconosciuto, essendo quest’ultimo tipico per chi effettua notevoli consumi di energia e gas. Talvolta però, questo dispositivo può essere installato anche in un’unità abitativa ed associato dunque ad un utente domestico.
Cerchiamo allora di capire come funziona il contatore elettrico trifase e quando preferirlo ad uno monofase.

In quali casi è consigliato il Contatore Trifase per uso domestico?

Il contatore trifase, come si intuisce dal nome stesso, si distingue dal tradizionale dispositivo destinato agli utenti domestici per un sistema che funziona per 3 cavi di fase, accompagnati da un cavo neutro. Questo, così da garantire una maggiore tensione della fornitura fino a 400V rispetto agli ordinari 230V.

Proprio per questo, un rilevatore di questo tipo viene suggerito dal distributore nel caso in cui l’utente prevede grandi e frequenti carichi elettrici (per esempio, come previsto da un’azienda o qualsiasi realtà produttiva).

Ci sono alcuni casi però in cui un contatore trifase viene consigliato anche per uso domestico. Parliamo di utenti che, al momento della richiesta di allaccio luce, indicano diversi numerosi (e sostanziosi) utilizzi della futura fornitura; a questo proposito, il distributore potrebbe proporre l’installazione di questo dispositivo così che la potenza garantita per la fornitura possa sostenere il fabbisogno energetico del nucleo familiare.

Quanto costa un contatore trifase?

Dopo aver visto la funzione, capiamo ora qual è il costo di un contatore trifase per uso domestico (e non).

La spesa si compone di tre differenti quote:

  1. una quota fissa di €27
  2. una quota distanza, calcolata a seconda della distanza tra la cabina di trasformazione più vicina e l’immobile
  3. una quota potenza, pari a €70 per ogni kW di potenza.

Invece, per quanto riguarda il costo di chiusura di un contatore, non è possibile stabilire un importo preciso poiché questo cambia dalle quote definite dal fornitore e dal distributore locale.

Contatore Monofase, Trifase e da cantiere: le differenze tra i tre tipi

Ci sono tre differenti tipologie di contatori, classificabili in base alla potenza che questi possono assicurare.

Tipo di contatore Caratteristiche
Contatore monofase Utilizzato per utenze domestiche, tensione fino a 230V, sistema con un cavo fase e un cavo neutro
Contatore trifase Adatto per evitare squilibri energetici, tensione di 400V, sistema con tre cavi fase e un cavo neutro
Contatore da cantiere Per fornitura temporanea in lavori di costruzione o ristrutturazione, installazione temporanea

È meglio un Contatore Trifase o Monofase?

La scelta di un contatore trifase rispetto ad uno monofase è equilibrata al fabbisogno energetico dell’utente. Per questo, non è possibile definire quale dei due dispositivi è migliore.

Rispetto alla spesa, un sistema trifase risulta essere più complesso e quindi maggiormente dispendioso. Nonostante ciò, possiamo affermare la convenienza di un contatore trifase per abitazioni che dispongono di un sistema di riscaldamento con pompa di calore o colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

In ogni caso, ricordiamo che in seguito all’attivazione luce un contatore monofase può essere sostituito da uno trifase senza dover richiedere la chiusura del primo.

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Lettura del contatore trifase: come farla

La lettura di un contatore luce trifase non è affatto difficile e, anzi, non varia dalla tradizionale autolettura alla quale i clienti domestici sono abituati.

Così come il tradizionale dispositivo, un contatore trifase è dotato di un display affiancato da una luce rossa (che indica l’attività del dispositivo) e da un bottone definito “da lettura”. Difatti, questo è utile per visualizzare in ordine sul display differenti informazioni sulla fornitura tra cui il codice POD e la lettura dei consumi nel periodo di fatturazione corrente.

Proprio quest’ultimo campo include le informazioni necessarie per comunicare l’autolettura del contatore. Nello specifico, da inviare al proprio fornitore sono solo le cifre precedenti la virgola!

Come effettuare la lettura del contatore trifase Enel

La consultazione del contatore trifase Enel è parecchio simile a quella appena vista.

I clienti che dispongono di questo dispositivo, premendo il pulsante di lettura, possono visionare una serie di informazioni raggruppabili in diverse sezioni:

  1. le info generali, di entrambi il contatore e la fornitura
  2. le info venditore, riguardanti nello specifico il contratto sottoscritto
  3. le differenti letture del contatore (prelievi, immissioni, ecc).

In quest’ultima sezione che si trovano tutti i dati relativi ai consumi effettuati e, quindi, i dati necessari per l’autolettura. Nello specifico, i consumi del periodo corrente vengono contrassegnati con le voci A1, A2 e A3 – corrispondenti alle tre fasce orarie.

Come comunicare allora l’autolettura ad Enel? I canali messi a disposizione dei consumatori sono:

  • l’area clienti Enel
  • l’app Enel Energia
  • il numero 3399950877, al quale inviare un SMS con i dati dei consumi rilevati
  • il canale Telegram Enel, tramite la chat con @EnelEnergiaBot
  • il numero verde 800900837.

Quest’ultimo è utile anche per richiedere informazioni su come verificare se il contatore Enel funziona correttamente e su come effettuare la lettura di un sub-contatore Enel.

Per saperne di più sull’autolettura con questo fornitore, clicca qui.

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Aggiornato su 5 Lug, 2024

Daniele Tarantino

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