Possono staccare la luce con dei bambini in casa?

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Sommario: I recenti aumenti della materia prima energia potrebbero averti causato delle difficoltà a saldare fatture particolarmente salate. Se sei moroso verso il tuo fornitore, magari ti stai chiedendo se possono staccare la luce con bambini in casa?

In questo articolo cercheremo di darti una risposta esaustiva e ti illustreremo le casistiche che ti si pongono di fronte quando sei in ritardo con i pagamenti delle bollette.

Inoltre ti spiegheremo in quali occasioni hai diritto a chiedere la rateizzazione della bolletta al tuo fornitore e come fare per poterne beneficiare. Infine ti daremo qualche consiglio su come presentare domanda per la riattivazione della fornitura dopo che è stata staccata e quali sono i contatti utili per farlo.

Bambini in casa: è possibile staccare la luce?

Probabilmente avrai sentito dire che non possono staccare la luce con bambini in casa, ma in realtà questa affermazione è parecchio imprecisa. Infatti la sola presenza di un minore nel nucleo famigliare non è sufficiente a far etichettare la fornitura come disalimentabile. A questo punto però, potresti chiederti quando un fornitore non può disattivare le offerte luce degli utenti morosi. Ci sono alcune situazioni che impediscono al gestore di sospendere la fornitura, ad esempio:

  1. la fornitura non può essere sospesa nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e nei giorni festivi e prefestivi;
  2. non hai ricevuto le comunicazioni e la raccomandata di sollecito nei tempi previsti da ARERA. Ti segnaliamo che se il pagamento non viene richiesto per un periodo uguale o superiore a 24 mesi, la bolletta luce cadrà in prescrizione;
  3. non hai ricevuto risposta dal fornitore quando hai presentato un reclamo per anomalia o quando hai segnalato un malfunzionamento;
  4. il pagamento è stato effettuato e la bolletta luce risulta saldata;
  5. la bolletta che risulta non pagata non fa riferimento direttamente alla fornitura di energia elettrica, ma a servizi differenti come ad esempio il canone TV;
  6. l’utenza è collegata a un servizio di pubblica utilità come scuole, ospedali, carceri, istituti di vigilanza, caserme di polizia, comandi dei Carabinieri, ecc;
  7. nel caso in cui l’importo da pagare sia inferiore o uguale al deposito cauzionale. Ad esempio, se risulti moroso per 150 € e avevi versato un deposito cauzionale di 200 €, la fornitura non può essere sospesa;
  8. l’utenza viene dichiarata non disalimentabile.

Le utenze non disalimentabili

Come sottolineato in precedenza, le utenze non disalimentabili sono quelle in cui il contatore luce non può essere staccato dal fornitore per morosità. Questo perché all’interno dell’edificio servito dalla fornitura risiedono una o più persone con seri problemi di salute che richiedono la presenza di macchinari salvavita collegati alla corrente elettrica 24 ore su 24.

Se ti ritrovi in una situazione come questa, puoi far dichiarare la tua utenza non disalimentabile ed entrare in possesso dell’apposito certificato. Infatti avrai bisogno di far certificare dall’ASL di riferimento la condizione tua o del tuo famigliare e la necessità del suddetto macchinario salvavita.

Una volta in possesso di tale certificazione, potrai procedere a inviare una richiesta al tuo fornitore in modo che includa la tua utenza fra quelle che non si possono disattivare.

Per farlo dovrai compilare l’apposito modulo previsto dalla maggior parte dei fornitori, allegare la tua dichiarazione e inviare la richiesta come da istruzioni.

In quali casi viene staccata l’offerta della luce?

La morosità, ovvero il mancato pagamento delle bollette dell’energia elettrica, è l’unico motivo per cui viene staccata l’offerta della luce da parte del fornitore. Questa misura, che è un diritto del fornitore, però non è né immediata né improvvisa. Infatti a partire dal 2023 l’ARERA, l’Autorità in materia di energia, ha stabilito che il fornitore deve prima sollecitare il cliente per il pagamento.

Tale sollecito deve essere inviato per posta all’indirizzo di fornitura. Tale comunicazione, che deve essere sotto forma di raccomandata A/R, conterrà i termini ultimi per saldare la bolletta e i contatti per comunicare al fornitore l’avvenuto pagamento. Solitamente i termini entro i quali effettuare il pagamento sono:

  • più di 20 giorni dall’emissione della lettera inviata tramite raccomandata;
  • 15 giorni dall’invio della raccomandata.

A questo punto potresti domandarti, in caso di mancato pagamento, dopo quanto staccano la luce. La risposta è semplice: appena scaduti i termini utili per il pagamento, il fornitore contatta il distributore e chiede la sospensione della fornitura. Ma se sei in possesso di un contatore elettronico, che sono sempre più diffusi, il distributore si riserva di depotenziare la tua utenza per 15 giorni.

Se durante questo periodo non effettuerai il pagamento, allora la tua utenza verrà disattivata. Per verificare se il tuo contatore è attivo o meno puoi verificare la presenza di una luce rossa che indica appunto il consumo di energia e quindi l’attività dell’utenza.

Come riattivare l’offerta della luce?

Se ti stai domandando se dopo la sospensione per morosità puoi ancora riattivare l’offerta della luce, la risposta è sì. Infatti la sospensione è un’operazione di tutela per il fornitore, ma non comporta l’annullamento contratto luce gas. La prima operazione che dovrai eseguire è il pagamento delle bollette non saldate in precedenza. Ma questo non comporta automaticamente la riattivazione della fornitura. Infatti dovrai utilizzare uno dei contatti del tuo fornitore e inviare:

  • la prova del pagamento delle bollette che hanno provocato la sospensione dell’erogazione dell’energia elettrica o del gas.

Dopodiché il fornitore che ha ricevuto tale comunicazione dovrà immediatamente inviare la comunicazione al tuo distributore locale. Quest’ultimo si incaricherà di ripristinare la tua fornitura entro 24 ore dalla ricezione del documento, sempre se esso non arrivi dopo le 18 di un giorno feriale o in un giorno festivo. Se queste tempistiche non vengono rispettate, avrai diritto a un rimborso paria a:

  • 35 € per riattivazioni entro il doppio del tempo previsto;
  • 70 € per riattivazioni dopo 2 giorni
  • e 105 € se vengono superati i tre giorni feriali.

Se però vuoi provare la tariffa di un nuovo fornitore, magari più conveniente, ti consigliamo di utilizzare un comparatore luce e gas e scegliere l’offerta più conveniente per te.

Sei il nuovo inquilino

Ma cosa succede se sei il nuovo inquilino di una casa dove il contatore è attivo perché è stato eseguito correttamente l’allaccio luce ma poi è stato sospeso per morosità? Se ti ritrovi in una situazione simile non preoccuparti: non dovrai accollarti le spese dell’inquilino precedente per poter attivare la tua fornitura.

Per prima cosa dovrai consultare le offerte luce gas e scegliere la più conveniente per l’energia elettrica secondo le tue abitudini di consumo. Dopodiché dovrai contattare il fornitore che hai scelto ed eseguire un subentro luce o prima attivazione inviando i seguenti documenti:

  • dati anagrafici e documenti dell’intestatario;
  • documenti di possesso o atto di locazione dell’immobile per cui si richiede la fornitura;
  • dichiarazione di estraneità dal precedente inquilino, in modo da non doversi accollare le sue spese;
  • indirizzo di fornitura e di fatturazione;
  • codice POD del contatore;
  • un’autolettura del contatore, in modo che il conteggio dei consumi che ti verranno attribuiti corrisponda effettivamente a quelli di tua competenza e non abbia nulla a che fare con la precedente fornitura.

Un caso differente è rappresentato dalla voltura luce, soprattutto se per decesso e quindi eseguita da un erede: in questo caso il nuovo intestatario dovrà farsi carico delle bollette scadute.

I contatti dei principali fornitori e distributori per riattivare la luce

Nel caso tu voglia sottoscrivere una delle offerte luce gas giovani presenti sul mercato, ti sarà utile conoscere i contatti dei principali fornitori e distributori per riattivare la luce. Per questa ragione abbiamo deciso di darti il contatto telefonico di cinque fornitori luce:

CONTATTI FORNITORI
Fornitore Numero di Contatto
Enel 800 900 837
Eni Plenitude 800 900 700
Iren 800 96 96 96
A2A 800 199 955
Edison 800 141 414

Anche nel caso dei distributori ti forniremo cinque contatti telefonici, ma occorre precisare che i distributori sono locali e quindi occorre prima informarsi di quale sia l’azienda attiva nella tua area geografica. I più diffusi sono:

CONTATTI DISTRIBUTORI
Distributore Numero di Contatto
E-Distribuzione 803 500
Unareti 800 030 103
Areti 800 130 336
Ireti 800 010 573
Edyna 800 550 522

 

Rateizzazione della bolletta: come funziona e come richiederla?

La rateizzazione della bolletta della luce può rappresentare un’ottima soluzione per dilazionare un pagamento particolarmente oneroso e dare così una mano alla gestione del bilancio familiare. Richiedere la rateizzazione è semplice, basta contattare il Numero Verde oppure effettuare la richiesta direttamente dall’area clienti messa a disposizione dalla maggior parte dei fornitori. Potrai effettuare questa operazione:

  • a partire da 30 giorni prima della scadenza della bolletta
  • e fino a 10 giorni dopo la scadenza della fattura della luce.

Se hai imparato come leggere bolletta correttamente, allora avrai sicuramente notato la presenza di contatti e indicazioni per richiedere la rateizzazione al tuo fornitore. Si tratta della sezione delle comunicazioni ai clienti e in esse è indicata la possibilità di rateizzare la bolletta che potrai pagare tramite;

  • bollettino postale;
  • pagamento online tramite carta di credito;
  • domiciliazione bancaria.

Nel caso in cui tu decida di richiedere la rateizzazione di una bolletta ti suggeriamo di prestare attenzione alle scadenze. Infatti il mancato pagamento anche di una sola rata può comportare la sospensione della rateizzazione da parte del fornitore.

Morosità e bolletta della luce: cosa comporta? Tutte le casistiche

La morosità, ovvero il mancato pagamento della bolletta della luce, ha due effetti diretti:

  • il primo è l’aumento degli interessi della bolletta stessa, dovuti al mancato pagamento;
  • il secondo, meno immediato ma più grave, è la sospensione della fornitura di energia elettrica.

Prima di arrivare alla sospensione il fornitore deve inviare un sollecito scritto al cliente tramite un canale ufficiale, come la raccomandata o la Posta Elettronica Certificata comunicando:

  • importo da pagare;
  • data di scadenza entro la quale provvedere al pagamento;
  • termine entro il quale provvedere al pagamento, pena la sospensione della fornitura di energia elettrica.

E nel caso il fornitore non rispetti questa procedura, riceverai un indennizzo nel caso in cui:

  • la comunicazione è stata spedita a un indirizzo sbagliato: 30 €;
  • il fornitore non ha rispettato le tempistiche di ARERA: 20 €.

In conclusione, per rispondere a domande come possono staccare la luce con bambini in casa e altri quesiti, ti consigliamo di consultare l’Atlante per il Consumatore di ARERA. Visitando questa pagina potrai accedere al portale creato dall’Autorità in materia energetica per assistere i cittadini nella sottoscrizione delle offerte e nella gestione di situazioni come la morosità.

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Info

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Aggiornato su 5 Lug, 2024

Arianna Lampitiello